Sabato 14 Ottobre ore 21,00 e Domenica 15 Ottobre 2017 ore16,00 |
Il Teatro della memoria presenta :
Profumo d’Operetta
Selezione di Brani da Ofenbach a Franz Lehar, da Kurt Weill a Liza Minelli
Presentazione Profumo d’Operetta
“Profumo d’operetta”, spettacolare galà dell’operetta con le arie più celebri delle più brillanti operette del ‘900 eseguite nel contesto di una presentazione brillante.
Da qualche anno a questa parte infatti a Milano l’operetta ha ritrovato il suo pubblico e se il genere è guardato da alcuni con un certo pregiudizio di superficialità, da altri viene riscoperto come un mondo ancora assurdamente amato e perduto, un mondo dove tutto è palesemente finto ma ha almeno il pregio di non pretendere di sembrare vero.
Nell’operetta c’è tutto, come e più che nel musical, come nella commedia musicale, come nello stesso melodramma. Ci sono conti e marchesi, dignitari e principesse, avventuriere e soldati, ma nessuno darà la vita per la bandiera, nessuno cospirerà, nessuno tenderà allo spettatore la trappola del transfert da identificazione. E’ tutto finto e vuole rimanerlo, perché la tentazione della musica non trascini in una commozione inaspettata, perché la seduzione della melodia non porti il desiderio troppo lontano…
L’unico vero problema dell’operetta, si sa, sono i costi. così un vasto repertorio d’arte viene lasciato nell’abbandono e, per usare un termine ormai desueto ma che può rendere l’idea, letteralmente negletto.
Il Teatro della Memoria ha presentato nelle scorse stagioni i principali capolavori del genere nella riduzione per ”Cafè Chantant”, vale a dire riscrivendo i ruoli del comico e della soubrette per trasformarli in una coppia emblematica di narratori cui viene affidato il compito di sintetizzare la trama recitata, mantenendo tutte le arie originali, eseguite dalla compagnia di canto, e gli intermezzi del balletto.
Resta così affidato alla fantasia degli spettatori il compito di scoprire le seduzioni di un mondo immaginario, confrontandolo con la vita reale. In esso si può avvertire tutto il fascino di una sensualità che non si affida alla sfrontatezza dell’esibizionismo ma si alimenta di maliziosi ed attenti nascondimenti.
L’operetta infatti rappresenta un mondo che ci parla di un sogno per niente irrealizzabile ma viceversa alla portata di tutti, uomini e donne, per quanto possano essere diversi per età e condizione sociale, un sogno alimentato dalla musica e dal teatro, fatto di semplicità e di allegria, di trasparenza e di leggerezza, effimero ma lieto della sua inconsistenza profumata.